Per te che sostieni i bimbi di:
Nuove registrazioni
Numero di bambini presi in carico finora
Numero di bambini frequentanti il Centro e di bambini raggiunti grazie alle Visite Domiciliari
Sartoria e Artigianato
Sofia, Recho, Hadija, sono solo alcune delle donne che hanno preso parte alle attività di empowerment femminile portate avanti da ComSol e dai suoi partner a Dar es Salaam. Qui tramite la collaborazione con il dipartimento sociale sono state individuate otto caregivers (mamme per la maggior parte) di bambini con disabilità che frequentano il centro. Sono state selezionate donne con condizioni economiche svantaggiate che abitassero nei dintorni del centro, per poter fornire loro un’opportunità di empowerment e di income, apprendendo un lavoro da zero. Tra di loro anche la mamma di Edwin, ve lo ricordate? Edwin è un bambino di ormai 9 anni, nato con paralisi cerebrale infantile, tetraplegia spastica, di cui abbiamo parlato a dicembre del 2020.
Il gruppo dopo aver affrontato lezioni teoriche per la durata di sei settimane, ha iniziato a cucire a mano e poi si è approcciato all’utilizzo delle macchine, sia manuali che ad elettricità. Da luglio, è iniziato poi il lavoro di training on the job che si è protratto fino a novembre per cui il gruppo ha continuato a frequentare il centro e la stanza del cucito, con la sola supervisione dell’insegnante, iniziando a produrre i primi prodotti. Tra i prodotti portati a termine, troviamo sia borse, pochette, porta laptop e portafogli, sia prodotti destinati ad utilizzo riabilitativo, come cuscini posturali o materassini. Il gruppo si è occupato anche di cucire e risistemare le divise dei dipendenti del centro di riabilitazione e di creare una t-shirt per gli eventi di promozione del centro.
Parallelamente, l’insegnante del corso di cucito assieme ai dipendenti del centro di riabilitazione, ha iniziato dei gruppi di lavoro anche per i bambini con disabilità che affiancano le mamme durante il corso di cucito. A questi bambini/ragazzi è stato insegnato come realizzare prodotti di artigianato utilizzando perle e perline, per costruire rosari, portapenne o bracciali, in modo da renderli il più possibile partecipi alle attività laboratoriali. Nell’arco della durata del progetto infatti, il gruppo di caregivers ha potuto partecipare a vari eventi per la promozione del loro lavoro e l’effettiva vendita dei prodotti finiti, sia di sartoria che di artigianato.
Abbiamo quindi potuto osservare l’importanza di entrambe le attività portate avanti: dal corso di cucito, i caregivers hanno potuto ricavare un introito economico stabile che permette loro di finanziare le spese legate alla salute dei piccoli pazienti con disabilità. Al tempo stesso, i bambini/ragazzi che altrimenti sarebbero rimasti inoccupati, hanno partecipato attivamente trascorrendo così il tempo nel centro divertendosi e molto stimolati.
Malnutrizione
A partire da gennaio 2023, il dipartimento sociale del Centro di riabilitazione “A. Verna Kila Siku”, ha individuato i bambini registrati presso il Centro di cui mancavano i dati relativi a peso e altezza, invitandoli a sottoporsi gratuitamente a uno screening nutrizionale. Nel secondo semestre dell’anno si è deciso di procedere con gruppi di circa venti bambini a settimana per garantire tempi adeguati nell’esecuzione di misure e counseling. Tra di loro anche Noeli (te lo ricordi?), che ha ripreso assiduamente a frequentare il centro e che grazie alle attività di cura e prevenzione della malnutrizione, ha potuto migliorare considerevolmente la sua qualità di vita.
Successivamente si è deciso di proseguire a cadenza bisettimanale con il follow-up dei casi di media gravità mentre a cadenza mensile per i casi meno gravi. Due volte al mese si sono effettuate le Evaluation, giornate in cui si rivalutano i piani riabilitativi individuali: in questa occasione è stata inserita la misurazione dei parametri auxologici di crescita dei bambini, così da rilevare nuovi casi e/o monitorare i casi già noti.
Il programma di cura e prevenzione della malnutrizione si inserisce nella cornice della strategia CBR (COMMUNITY BASED REHABILITATION) portata avanti da ComSol anche grazie al tuo supporto e che ha come finalità primaria, quella del pieno coinvolgimento di tutti gli attori nell’intero processo riabilitativo e nelle attività di formazione e informazioni. Infatti, il programma include attività di formazione ai caregivers e ai genitori, contribuendo così anche a rafforzare non solo il rapporto tra genitori e personale del Centro ma tra gli stessi genitori che si sono così sentiti parte di un insieme e hanno potuto condividere tra di loro esperienze personali e difficoltà creando un gruppo più unito in grado anche di aiutarsi a vicenda.
Qualche aggiornamento dei bimbi che conosci!
Stephano è un uomo indipendente ormai, lavora e vive in autonomia, ma partecipa ancora attivamente agli eventi di Kila Siku, mentre Knowledge ora cammina, corre, parla e va a scuola con i suoi compagni. Benson si è trasferito dalla nonna a Moshi, le sue condizioni sono migliorate fortunatamente. Miriam è tornata a casa della madre a Kilimanjiaro mentre Udhaifa è a Mwanza perché la mamma ha avuto un altro figlio e si è trasferita vicino alla famiglia. Sia per Mirian che Udhaifa stiamo cercando di capire insieme al dipartimento sociale della città, quale struttura più vicino a loro può seguirli.
Continuano invece a frequentare il Centro Antonia Verna, tra gli oltre 150 minori accolti, Feisal, Emmanuel, Charles e Boniface, che grazie al supporto dei fisioterapisti e dei medici del Centro stanno migliorando pian piano la loro condizione fisica e mentale e stanno acquisendo una sempre maggiore autonomia.
Infine, per venire incontro alle esigenze di altri bambini con disabilità, in questo ultimo semestre si è consolidato il rapporto con il centro satellite “Ekklesia Special Needs Center”, situato nel quartiere di Kimara che accoglie attualmente ventuno bambini, sei dei quali presentano una forma di disabilità. Per il Centro di Riabilitazione “A.Verna Kila Siku”, che con la sua presenza fornisce dal 2019 una riabilitazione medico-sanitaria a centinaia di bambini, la collaborazione con “Ekklesia Special Needs Center” segna un ulteriore rafforzamento sul territorio. È un modo efficace per ampliare la rete, garantendo a bambini e bambine che vivono distanti dalla struttura centrale, l’effettivo diritto di ricevere le cure di cui hanno bisogno.