La sua storia:
Il suo piano riabilitativo inizialmente prevedeva un approccio fisioterapico completo: dal lavoro di stretching alla mobilizzazione per ridurre la rigidità delle articolazioni, dalla stimolazione delle funzionalità manuali, incentivando la partecipazione attiva a semplici attività della vita quotidiana, al raggiungimento delle varie posizioni atte allo sviluppo motorio, come il saper stare seduto o riuscire a mantenere l’equilibrio in piedi, e sessioni di speech therapy.
Purtroppo però la madre riusciva con fatica ad accompagnare il figlio alle terapie; spesso, qui in Tanzania, le famiglie con bambini con disabilità non hanno mezzi privati né sedie a rotelle con cui agevolare e aiutare i propri famigliari negli spostamenti, perciò la significativa distanza dell’abitazione dal nostro centro Antonia Verna rappresentava una difficoltà e una sfida considerevole, dati gli strumenti e le risorse economiche a disposizione della famiglia di Emmanuel.
Per questa ragione, a partire dallo scorso febbraio, in collaborazione con l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, abbiamo aperto un centro satellite presso la struttura Baba Oreste di Bunju, nel tentativo di rispondere al bisogno di rendere ancora più capillare il servizio e raggiungere le numerose famiglie e i bambini residenti in quell’area. Da allora, Emmanuel si sottopone a due sedute di fisioterapia a settimana, grazie alle quali ha ottenuto risultati straordinari: oggi è in grado di camminare con il supporto dei tutori ortopedici che abbiamo potuto costruire su misura per lui grazie alla generosità di uno dei nostri donatori.
Ha iniziato inoltre ad esprimersi verbalmente, utilizzando parole semplici ma comprensibili da tutti. Nel suo nuovo piano riabilitativo individuale, si continuerà quindi a dare importanza al training del passo con l’utilizzo di ausili specifici e al potenziamento della speech therapy, consentendogli via via di raggiungere un livello di autonomia sempre maggiore.