Servizio Civile Universale

- – Che cosa è il SCU?
- – Cosa offre il SCU?
- – Come funziona il SCU all’estero?
- – Le ultime notizie sul SCU di ComSol
- – Perché fare un’esperienza in Africa? Cinque e più motivi per partire
- – Chi può candidarsi al SCU?
- – Dove potresti andare con ComSol?
- – Cosa devo fare per candidarmi al SCU?
- – Cosa accadrà al momento dell’avvio del mio SCU?
- – “Noi c’eravamo”. voci dal SCU
- – Lettera a te, futuro volontario SCU
- – Entra in contatto con noi
Che cosa è il Servizio Civile Universale?
Il Servizio Civile Universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e nonviolenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio. Rappresenta un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che rappresentano un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.
Il Servizio Civile nasce nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare: era quindi alternativo alla leva e in quanto tale obbligatorio. Quasi trent’anni dopo, con la legge 64 del 6 marzo 2001, veniva istituito il Servizio Civile nazionale su base volontaria, aperto anche alle donne. Nel 2005, quando viene sospeso il servizio di leva obbligatorio, viene confermato il percorso di crescita del servizio civile su base volontaria. Nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, il Servizio Civile da “nazionale” è stato ribattezzato “universale”, con l’obiettivo dichiarato di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla.

Cosa offre il Servizio Civile Universale?
Diventare volontario di Servizio Civile ti permette di mettere a frutto la tua volontà di dare qualcosa di te agli altri e al tuo Paese e ti dà la possibilità di acquisire conoscenze e competenze pratiche. Più in generale rappresenta un’occasione eccezionale di crescita personale e di formazione. Il Servizio civile universale può rappresentare un’utile esperienza da spendere in ambito lavorativo. Come riconoscimento al valore e all’esperienza di chi ha prestato servizio come volontario dedicandosi, per un periodo della propria vita, alla cura del bene pubblico e sviluppando sempre di più senso civico e spirito di appartenenza alle nostre comunità, la Legge 74/2023 prevede una riserva di posti pari al 15%, nei concorsi pubblici e per le assunzioni di personale non dirigenziale, in favore degli operatori volontari che abbiano concluso il servizio civile universale senza demerito.
I giovani che scelgono di partecipare alla realizzazione di progetti di Servizio civile universale hanno diritto ad avere una formazione generale ed una specifica. La formazione generale è basata sulla conoscenza dei principi che sono alla base del Servizio civile universale. La formazione specifica è inerente alla peculiarità del progetto. La durata complessiva della formazione generale e specifica non può essere inferiore a 80 ore.
Per i volontari è stabilito un rimborso mensile di 507,30 euro (a cui va aggiunta una indennità extra per quanti sono impegnati in progetti all’estero). L’attività svolta non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità. Il periodo di servizio è inoltre riconosciuto ai fini del trattamento previdenziale riscattabile, in tutto o in parte, a domanda dell’assicurato, e senza oneri a carico del Fondo nazionale per il Servizio civile e sono previste l’assistenza sanitaria gratuita e il riconoscimento di un punteggio nei concorsi pubblici.
Come funziona il Servizio Civile Universale all’estero?
Ragazzi e ragazze del Servizio Civile Universale possano prestare la propria attività anche nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea, per un periodo non inferiore ai sei mesi nell’ambito di programmi di intervento realizzati nei settori di servizio civile per iniziative riconducibili alla promozione della pace e della nonviolenza, nonché alla cooperazione allo sviluppo. Il servizio dura tra gli 8 e i 12 mesi, come il Servizio civile effettuato sul territorio nazionale, ed è prevista una permanenza all’estero per un “periodo non inferiore ai sei mesi” (art. 13 del Decreto legislativo 40/2017, istitutivo del Servizio civile universale).
I bandi di SCU all’estero hanno cadenza annuale e normalmente vengono emanati insieme a quelli per l’Italia. Ogni programma di intervento, articolato in progetti, viene realizzato in collaborazione con un ente d’accoglienza e un paese straniero. Tutte le informazioni relative ai singoli progetti sono pubblicate sul sito degli enti di riferimento, ad esempio obiettivi del progetto, sede di realizzazione, settore di intervento, attività degli operatori volontari, eventuali requisiti aggiuntivi (conoscenza della lingua, titolo di studio), etc.
Comunità Solidali nel Mondo pubblica su questo sito le informazioni sui progetti e sui bandi di volta in volta attivi: verifica periodicamente gli aggiornamenti. Per non perdere nessuna occasione contattaci subito: ti aggiorneremo noi su ogni novità.
Le ultime notizie sul Servizio Civile Universale di ComSol
Se sei interessato devi presentare domanda nel periodo indicato dal Bando. La tua candidatura sarà vagliata dall’ente e se sarai scelto, vivrai un periodo di formazione prima di partire per il luogo di destinazione. I progetti hanno una durata di dodici mesi, con un orario di servizio non inferiore a 30 ore settimanali o a 1400 ore annue.

Giorgia
Quando sono arrivata in Tanzania mi sono subito resa conto che sarei stata molto di più io a ricevere rispetto a quello che avrei dato, ma è una cosa che capisci subito in quanto per te qui ogni cosa è un’esperienza, ogni cosa è stupore, ogni cosa è curiosità e ho guardato tutto cercando di imparare più cose possibili. Anche se delle volte ti trovi davanti a determinati fatti che non puoi controllare e che sono più grandi di te, ti rendi conto, anche se non hai fatto grandi cose (perché parliamoci chiaro: io non ne ho mai nemmeno sentito la necessità), che fai parte di questa grande macchina che è il Programma Simama, e questo basta già per sentirti parte di tutta la comunità e andare avanti. Una delle cose che da sempre mi ha colpito e mi ha lasciata davvero con poche parole è l’aspetto della sanità: qui ti curi solamente se hai del denaro, se hai la possibilità di farti un’assicurazione sanitaria, altrimenti è come se non stessi male. Ho visto molte mamme e molti bambini essere aiutati, e solamente grazie al servizio civile ho potuto godere di questa emozione, di questa gioia enorme che ti ricorda cosa fai ogni giorno, perché sei qui e come tutto si muove. Alla fine a me basta sapere di fare parte di tutto questo, insieme a tutti gli operatori che non smettono di fermarsi per supportare tutti i bambini con disabilità.

Vincenzo

Valentina

Federica
Perché fare un’esperienza in Africa?
Il Servizio Civile universale all’estero con Comunità Solidali nel Mondo è un’esperienza destinata a segnare positivamente la vita. Per i volontari che lo hanno vissuto in passato, il servizio è stato un’opera concreta di impegno civile, che ha aperto la mente e favorito il dialogo, permesso di scoprire le caratteristiche di altre culture.
È stato naturalmente alla base di nuove amicizie e si è rivelato una buona occasione per imparare i fondamentali di una lingua straniera. Di tutti i motivi per non farti sfuggire un’opportunità così unica, noi te ne sottolineiamo qui in particolare altri cinque, ai quali tu stesso puoi aggiungere i tuoi personali.
- Perché ciascuno di noi sta e vive dentro un sistema di valori e non può sottrarsi alla costruzione di una società che non discrimini e non emargini il più debole.
- Perché è una risposta concreta alla “globalizzazione” che ci rende più vicini fra noi e ci dà la consapevolezza che nessuno è estraneo al nostro sguardo. Rispetto a 50 anni fa nessuno può dire di non vedere il bisogno, che ci viene messo davanti in ogni momento: e oggi ad avere bisogno sono i due terzi dell’umanità, non una ristretta minoranza.
- Perché siamo cittadini italiani e l’art. 2 della nostra Costituzione afferma che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo … e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. La Costituzione è il patto che unisce noi cittadini: la solidarietà è un elemento costitutivo della nostra identità di cittadine e cittadini.
- Perché è un’occasione per cercare una crescita umana e personale. La relazione fonda l’identità del soggetto, quindi di ciascuno di noi. E’ un elemento essenziale del nostro essere. Quando si vive in un contesto culturale differente dal proprio, quando si fa un’esperienza “esterna”, la relazione è sempre più ricca e sfidante e l’identità personale ne risulta rafforzata. E’ il sentirsi e l’essere “cittadini del mondo”.
- Perché in molti casi è coerente con la propria scelta professionale, e in ogni caso sempre e comunque permette l’acquisizione di competenze personali che sono sicuramente utili nel mondo del lavoro, quale che sia il mestiere e il campo scelto.

Chi può candidarsi al Servizio Civile Universale?
Puoi partecipare al Servizio Civile Universale se:
- sei un ragazzo o una ragazza fra i 18 anni e i 28 anni (quindi al momento della presentazione della domanda devi aver compiuto 18 anni e non devi aver superato i 28 anni e 364 giorni);
- sei cittadino/a italiano/a oppure cittadino/a di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea ovvero di un Paese extra Unione Europea regolarmente soggiornante in Italia;
- non hai riportato condanna in Italia o all’estero, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata.
Ricorda: per alcuni progetti possono essere richiesti specifici requisiti oltre a quelli appena descritti, in relazione alla specificità di alcune azioni previste. Leggi quindi sempre attentamente i progetti e le schede di sintesi.
Dove potresti andare con ComSol?



Il Servizio Civile Universale all’estero promosso da Comunità Solidali nel Mondo viene svolto in una delle località in cui ComSol è presente in Tanzania, uno Stato dell’Africa orientale grande tre volte l’Italia. È un territorio sconfinato in cui vivono oltre 60 milioni di persone, bagnato a est dall’Oceano Indiano (lì sorge la città principale, Dar es Salaam) e delimitato a nord e a ovest da alcuni dei più grandi e conosciuti laghi africani (il lago Vittoria e il lago Tanganica). Un paese in cui gran parte della popolazione vive in condizioni di povertà, ma dove tanti sono i progetti che possono aiutare uomini, donne e bambini a migliorare le proprie condizioni di vita. I programmi attivi nel paese riguardano la riabilitazione di bambini con disabilità, il contrasto alla malnutrizione, la diagnosi e la cura dell’epilessia, la valorizzazione della donna anche con progetti di auto-imprenditorialità femminile.
Scopri quali sono le singole località dove, in presenza di un bando attivo, è possibile svolgere il Servizio Civile Universale con ComSol in Tanzania. E ricorda che anche la sede di Roma di Comunità Solidali nel Mondo può accogliere ragazze e ragazzi in Servizio Civile.
Mbeya
Simama

Dar Es Salaam
Kila Siku

Ilunda
Ilembula
Ikelu
Roma
Cosa devo fare per candidarmi al Servizio Civile Universale?
Per candidarti occorre attendere che vengano pubblicati i bandi di selezione per gli operatori volontari di Servizio civile universale. Quando il bando è aperto, devi presentare la tua domanda di partecipazione esclusivamente on line, tramite la piattaforma “Domanda On Line”, secondo i tempi e le modalità previste dal bando. Se puoi, prima di farlo contattaci in anticipo per conoscerci e capire meglio se il progetto è adatto a te. Una volta chiuso il bando, in seguito ad un colloquio saranno individuati i volontari di servizio civile che partiranno per la realizzazione del progetto.
Cosa accadrà al momento dell’avvio del mio Servizio Civile?
Una volta avviato il servizio, la prima fase coinciderà con un periodo di formazione che si svolge in Italia. Si affronterà prima una formazione generale incentrata su quelli che sono i valori fondanti dell’esperienza di SCU e successivamente una formazione specifica che caratterizza il tuo progetto in maniera peculiare e funzionale a ciò che sarai chiamato a svolgere. Successivamente inizierà la “missione sul campo”, con la partenza verso la destinazione finale in Tanzania.
All’operatore volontario che presta Servizio Civile all’estero spettano vitto e alloggio ed i relativi costi sono a carico dell’Ente. E’ anche previsto il rimborso delle spese di trasporto per complessivi due viaggi di andata e ritorno dall’Italia al Paese estero di realizzazione del progetto. Le spese sono anticipate dall’Ente che realizza il progetto e vengono poi rimborsate dal Dipartimento.
Agli operatori volontari impegnati nella realizzazione di progetti di servizio civile all’estero, in aggiunta all’assegno mensile di 507,30 euro spettanti ai giovani in servizio civile in Italia, è prevista una indennità giornaliera, che sarà corrisposta per il periodo di effettivo servizio all’estero, differenziata in base al criterio del “costo paese” in cui gli operatori volontari sono impegnati. Tale indennità aggiuntiva non è corrisposta durante i periodi di servizio (compresi quelli dedicati ad attività formative) in cui gli operatori volontari si trovano nel territorio nazionale e durante i periodi di permesso (anche se fruiti all’estero); l’indennità non è corrisposta neanche ai giovani residenti nel Paese dove si realizza il progetto.

ti sto scrivendo perché sono alla fine del mio anno di servizio. Ripenso ad un anno fa, a tutte le persone che mi hanno creduta matta, a tutte le persone che mi hanno sconsigliato di fare quest’esperienza, a tutte quelle che mi hanno detto “ma dove vai? ti devi sistemare, sei grande ormai”; “e il mutuo? La casa? Il lavoro?”. Ci ripenso ora, dopo l’anno più significativo, difficile e prezioso della mia vita e ringrazio me stessa per aver avuto il coraggio di andare contro tutti, di cambiare prospettiva, di inseguire i miei sogni nonostante il parere di chi questo coraggio non lo ha mai avuto. Diffida di chi ti sconsiglia esperienze del genere, affidati a te stesso, ai tuoi sogni e non sbaglierai mai.
Caro civilista del futuro,
ti sto scrivendo perché sono alla fine del mio anno di servizio. Ripenso ad un anno fa, a tutte le persone che mi hanno creduta matta, a tutte le persone che mi hanno sconsigliato di fare quest’esperienza, a tutte quelle che mi hanno detto “ma dove vai? ti devi sistemare, sei grande ormai”; “e il mutuo? La casa? Il lavoro?”. Ci ripenso ora, dopo l’anno più significativo, difficile e prezioso della mia vita e ringrazio me stessa per aver avuto il coraggio di andare contro tutti, di cambiare prospettiva, di inseguire i miei sogni nonostante il parere di chi questo coraggio non lo ha mai avuto. Diffida di chi ti sconsiglia esperienze del genere, affidati a te stesso, ai tuoi sogni e non sbaglierai mai.
Tante saranno le cose che potranno abbatterti, altrettante saranno quelle che ti porteranno a credere di non potercela fare, ce la farai come ce l’abbiamo fatta noi, quello che ti auguro però è di riuscire a guardare sempre al lato positivo, di non giudicare e di avere il coraggio di buttarti e di giocarti il tutto per tutto. Abbandona le tue credenze, non crearti aspettative, accogli tutto ciò che arriva, qualsiasi emozione anche il dolore: prenditene cura, elaboralo, diventerà carburante per andare avanti.
È tremendamente complicato da attuare, lo so, è un percorso che può richiedere molto tempo, tante lacrime e un sacco di pazienza ma ti assicuro che ogni sforzo verrà abbondantemente ripagato.
Spero che potrai provare quello che sto provando io ora arrivata alla fine di questo mio percorso, di questa incredibile esperienza. Vado via con il cuore pieno, felice di esser riuscita a dare tutta me stessa, consapevole di non aver rivoluzionato una realtà ma di aver seminato bene qualcosa che spero tu innaffierai con cura.
Lisa
ti scrivo quasi alla fine del mio anno di servizio civile, arrivata a questo punto posso dirti di prepararti a vivere un anno particolare, dove sarai travolto da un turbinio di emozioni che ti accompagnerà dall’inizio alla fine del tuo viaggio. Non voglio e non posso condizionarti con la mia esperienza perché le emozioni che uno vive sono personali, ma sappi che in qualche modo ne varrà la pena.
Caro futuro/a civilista,
ti scrivo quasi alla fine del mio anno di servizio civile, arrivata a questo punto posso dirti di prepararti a vivere un anno particolare, dove sarai travolto da un turbinio di emozioni che ti accompagnerà dall’inizio alla fine del tuo viaggio. Non voglio e non posso condizionarti con la mia esperienza perché le emozioni che uno vive sono personali, ma sappi che in qualche modo ne varrà la pena.
Come in ogni percorso ci saranno momenti più belli e altri meno belli. Dovrai affrontare tante sfide come la lingua, la cultura, la lontananza dagli affetti e nei momenti di difficoltà ricordati il motivo per cui hai accettato e hai preso quell’aereo. Quando sarai triste, attaccati alle cose belle che ti permetteranno di superare questi momenti, perché mollare significherebbe lasciare un ciclo a metà.
Puoi paragonare questo viaggio al ciclo vitale di un fiore: quando accetti sei un piccolo seme; per crescere hai bisogno di tempo, di formazione, fino ad arrivare alla fine del percorso in cui sei un fiore.
In quest’anno, infatti, ti devi preparare a crescere. Non nel senso professionale (o forse anche quello!) ma anche e soprattutto personale. Imparerai a conoscerti, a mettere in atto skill che nemmeno pensavi di avere, di metterti in gioco, di fronteggiare situazioni non sempre piacevoli. A volte, ti sentirai quasi soffocare dalle mille cose da fare, altre volte invece avrai tanto tempo libero che non saprai cosa fare. In quei momenti ti reinventerai, scoprirai hobby nuovi.
Una parte fondamentale per la buona riuscita del tuo percorso sarà il legame con i tuoi compagni. Per quanto ti sembrerà strano, per quanto li conosci da poco, ti sembrerà di conoscerli da una vita, saranno gli unici che potranno davvero capire quello che provi quando racconti la tua giornata. Non avere paura nel condividere quello che pensi perché solo così le persone che hai accanto ti potranno davvero conoscere e soprattutto non dovrai portarti nessun “fardello” da solo. Ti ritrovai in una famiglia che non ti sei scelto, dove non ci sono genitori, ma solo coinquilini o meglio fratelli. Come in tutte le relazioni ci saranno incomprensioni, a volte litigi, ma sicuramente tante risate. Ti auguro di cuore di trovare le persone che ho incontrato io, dove l’aiuto è sempre stato reciproco, dove ogni discussione è finita con il sorriso e dove non c’era un Io, ma sempre un Noi.
Nonostante già sai che dovrai stare fuori molto tempo, quando ti arriveranno i biglietti non sarai pronto. I giorni pre-partenza saranno un mix di emozioni tra la voglia di partire e l’”ansia” di andare fuori, lontano e per tanto tempo.
Ti assicuro però, che il tempo volerà, e te ne accorgerai dalle stagioni che passano e dalle scorte di cibo italiano che inizieranno a scarseggiare. Ti auguro di vivere al massimo quest’anno speciale, non per dimostrare qualcosa a qualcuno o per fare colpo, ma solo per te. Alla fine di questo percorso potrai dire “ho fatto il massimo”, senza rimorsi. Ti invidio un po’ (nel senso buono del termine) che stai per partire per il servizio civile, ti auguro di non sprecare quest’opportunità e di viverla al meglio.
Buona fortuna e soprattutto buon viaggio!
Con affetto,
Ilaria
adesso ci unisce un filo invisibile. Non ci conosciamo, non ancora, ma abbiamo in comune decisioni simili, anche se i motivi possono essere i piu’ disparati. Non ci conosciamo ma non siamo nemmeno più estranei l’uno per l’altra. Qualunque sia la curiosità che ti ha spinto o la realtà da cui hai deciso di allontanarti, quella che non ti stimola più, quella che ti ha cacciato, quella che magari non ti soddisfa, non importa; qui ne troverai una accogliente, che saprà di nuovo e di casa e se saprai accettarla, sarai accettato senza remore e senza esitazioni.
Caro amico volontario,
adesso ci unisce un filo invisibile. Non ci conosciamo, non ancora, ma abbiamo in comune decisioni simili, anche se i motivi possono essere i più disparati. Non ci conosciamo ma non siamo nemmeno più estranei l’uno per l’altra. Qualunque sia la curiosità che ti ha spinto o la realtà da cui hai deciso di allontanarti, quella che non ti stimola più, quella che ti ha cacciato, quella che magari non ti soddisfa, non importa; qui ne troverai una accogliente, che saprà di nuovo e di casa e se saprai accettarla, sarai accettato senza remore e senza esitazioni.
“Conosco un solo modo di misurare il tempo: prima della Tanzania e dopo la Tanzania”. Di questa citazione, che ha riempito bocche e social network, me ne approprio anche io, ne ho tutto il diritto; quando sarai qui, capirai perché. Intanto proverò a raccontarti e laddove le parole non saranno capaci di arrivare, sono certa che capaci lo saranno i tuoi occhi e le tue gambe. Il tuo viaggio inizia appena terminerà quello della mia penna.
Il tempo. A proposito del tempo. Te ne avranno parlato fino alla noia e tu stesso, forse, saprai che il tempo qui non ha alcuna valenza. Giorno e notte hanno la stessa durata, puoi confonderli e, in effetti, si confondono, forse è per questo che a nessuno preme approfittare delle ore di luce più che di quelle di buio; la vita delle tre di notte è la stessa delle tre di pomeriggio. Troverai i tuoi ritmi e, con un po’ di fortuna audace, riuscirai persino a sincronizzarli coi ritmi tanzaniani e se così non dovesse essere, non preoccuparti, sarai solo una voce fuori tempo in un coro di voci fuori tempo. Non giocare a fare il tanzaniano. Se vuoi essere accettato come parte di questa realtà, sii chi sei, non modificarti, attingi e assimila con rispetto. Se saprai prendere con garbo e restituire, ti verrà concesso con altrettanta gentilezza tutto ciò che chiederai.
Ascolta e osserva, non perderti in analisi e non cercare spiegazioni, spesso non ne troverai. Non fare a pugni con l’illogicità di questo posto, sbatterai molte volte il muso contro assurdità e contraddizioni, sii soltanto pronto. Tutto ha un senso anche se non sembra.
Sii curioso ma non invadente. Non avere fretta, questo non è il luogo giusto per aver fretta. Ogni cosa arriverà da sé, in ritardo o soltanto con una diversa forma di puntualità. Amerai questo posto fino a odiarlo e lo odierai fino ad amarlo. Non ci saranno vie di mezzo. Ti auguro, allora, di goderti il viaggio più della destinazione in sé. Perditi, esplora, vai sempre oltre la punta del tuo naso e, dove gli occhi non arrivano più, immagina. Immagina i colori, immagina gli odori, immagina i sapori. Per questo ti suggerisco di viaggiare leggero. Lungo la strada troverai tutto ciò che serve e anche di più.
Bando alle ciance e pure agli spoiler, buon inizio di servizio civile.
Giovanna
se sei qui a leggere questa lettera significa che già qualcosa dentro di te ti spinge a partire, a buttarti in questa nuova avventura piena di speranze e paure. Hai avuto coraggio, anche se ancora te ne servirà tanto, e devi essere orgoglioso della scelta che hai preso perché non tutti avrebbero accettato di fare e di vivere tutto questo. Ti attende un tempo denso, un tempo che a volte percepirai infinito e che a volte ti passerà davanti senza nemmeno accorgertene; ti consiglio di considerarlo prezioso.
Caro volontario,
se sei qui a leggere questa lettera significa che già qualcosa dentro di te ti spinge a partire, a buttarti in questa nuova avventura piena di speranze e paure. Hai avuto coraggio, anche se ancora te ne servirà tanto, e devi essere orgoglioso della scelta che hai preso perché non tutti avrebbero accettato di fare e di vivere tutto questo.
Ti attende un tempo denso, un tempo che a volte percepirai infinito e che a volte ti passerà davanti senza nemmeno accorgertene; ti consiglio di considerarlo prezioso. Non sempre troverai una logica o una risposta rispetto a ciò che vedrai, ma devi capire che ti trovi in un altro contesto, all’interno di dinamiche e meccanismi che spesso non ci appartengono e che necessiterebbero di una vita intera per poter essere compresi fino in fondo.
Sii umile e mettiti in ascolto, osserva ciò che ti circonda e fanne tesoro, sarà qualcosa di cui sentirai la mancanza senza saperlo.
Sarai lontano dai tuoi affetti, ma riuscirai a sentirti a casa anche qui perché costruirai la tua quotidianità e troverai il tuo equilibrio, non devi preoccuparti. Non avere fretta di fare tutto, di capire tutto, qui il tempo è diverso e lo percepirai piano piano. Quello che stai per vivere non sarà sempre semplice, ma ti aiuterà a maturare e a conoscerti meglio.
Io ho ricevuto tanto, anche ciò di cui non sapevo di avere così bisogno. Non caricarti di aspettative perché le cose spesso non vanno come le abbiamo pensate o come pretendiamo debbano essere; vivile semplicemente. Stupisciti di fronte alla bellezza perché qui la troverai in tante forme, in tanti gesti e persone.
Un anno spaventa, lo capisco, ma è un regalo che fai a te stesso e sarà una palestra di vita per tutto ciò che vivrai dopo. Rimboccati le maniche e mettiti in gioco perché il modo in cui affronterai questo tempo farà la differenza.
Ti faccio un grande in bocca al lupo, coraggio!
Elisa
- – Che cosa è il SCU?
- – Cosa offre il SCU?
- – Come funziona il SCU all’estero?
- – Le ultime notizie sul SCU di ComSol
- – “Noi c’eravamo”. voci dal SCU
- – Perché fare un’esperienza in Africa? Cinque e più motivi per partire
- – Chi può candidarsi al SCU?
- – Dove potresti andare con ComSol?
- – Cosa devo fare per candidarmi al SCU?
- – Cosa accadrà al momento dell’avvio del mio SCU?
- – Lettera a te, futuro volontario SCU
- – Entra in contatto con noi
SCU Tanzania 24-25 (in corso)
Incontro informativo del 5 febbraio 2024 – Video e slide
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