Hanno inaugurato questo percorso le mamme di Inuka con il progetto Mikono Yetu (in swahili “le nostre mani”), mani che si uniscono per creare dei prodotti con cui non solo generare reddito per le loro famiglie, e quindi sviluppare l’economia locale, ma anche sostenere il Centro di Riabilitazione che ha preso in carico i loro bimbi. Da settembre del 2021 le mamme di Mbeya hanno raccolto l’eredità delle mamme di Wanging’ombe adoperandosi per sostenere con i loro prodotti artigianali sia i centri SIMAMA sia le loro famiglie.
Con l’aiuto del Dipartimento Sociale sono state individuate famiglie in difficoltà e che avessero esperienza di cucito a mano. Ad oggi, sono cinque le mamme sarte che lavorano a questo progetto e frequentano uno dei nostri centri: Mama Prince, Mama Ginason, Mama Faith, Mama Clementi, Mama Enocko. Nei momenti dedicati al cucito si aggiungono altre mamme di bimbi con disabilità che frequentano i centri, con l’obiettivo di insegnare loro il cucire le stoffe locali (kitenge in lingua Swahili) e allo stesso tempo di supportarle economicamente.
All’inizio del maggio 2022 abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi dell’Iyunga Vocational Training Center, un centro nato alla fine degli anni ’80 e gestito da suore che insieme ai centri Iyunga, Simike, Uyole e Shewa di SIMAMA fa parte della Diocesi di Mbeya. Fin da subito questo Centro ha attivato progetti con persone con disabilità al fine di aumentare le loro autonomie e insegnare loro attività produttrici di reddito. Sono i ragazzi di questo Centro a produrre, con l’aiuto e la supervisione di un insegnante, i quaderni e le agende presenti nel catalogo.
Il nome scelto per l’artigianato di Mbeya è Ujamaa che in swahili vuol dire comunità, a sottolineare quanto sia importante creare legami per compiere qualcosa di bello, insieme!
Due possibilità:
Tre possibili scenari.
Tramite il form o l’invio di una email all’indirizzo [email protected]
Si prega di indicare anche un numero di cellulare in modo da poter essere eventualmente contattati telefonicamente e ricevere le informazioni necessarie.
Una volta che Comunità Solidali nel Mondo riceve l’importo concordato (FAQ numero 6):
Una volta accordati sul quantitativo, sui tempi, sui costi, il donatore procede con la donazione tramite le due modalità richieste. Una volta che Comunità Solidali nel Mondo riceve l’importo, il donatore:
Nel caso di oggetti ricevuti tramite una spedizione, sono da prevedere anche i costi della spedizione secondo le modalità/tempi previsti dai due fornitori di cui l’associazione si serve.
In questo caso, al potenziale donatore sarà evidenziato prima dell’attivazione dell’ordine, l’importo totale composto dalla somma tra la donazione minima richiesta dall’associazione per l’oggetto scelto e l’importo della spedizione.
Il processo di richiesta di informazioni e poi di attivazione dell’ordine non è automatizzato. Esso si basa su un contatto telefonico o via mail che l’Associazione cerca con il donatore. Questo al fine di fugare nella persona interessata all’Artigianato Solidale ogni dubbio, ogni perplessità. L’Artigianato Solidale essendo uno strumento con cui l’Associazione raccoglie fondi per bimbi con disabilità, si basa sul principio di solidarietà: solidarietà che tutti possiamo esprimere anche evitando all’Associazione di utilizzare più risorse del necessario.
Il nostro Artigianato Solidale non segue le linee guida di un e-commerce perché di fatto non lo è e non lo vuole essere. Per noi è uno strumento di raccolta fondi, con cui le mamme che cuciono si sostengono e con cui si contribuisce a sostenere i Centri di Riabilitazione.