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Più formazione e più riabilitazione nei Centri di Mbeya e Dar

Più formazione e più riabilitazione nei Centri di Mbeya e Dar

29 Maggio 2024

A Mbeya circa 130 trattamenti effettuati ogni mese nei centri di riabilitazione, quasi venti bimbi trattati durante le visite domiciliari, una fitta attività di consulenza attuata per i caregiver (genitori e non) dei bambini con disabilità. A Dar es Salaam una media di oltre 200 trattamenti effettuati ogni mese, con 50 screening attuati durante le visite domiciliari e una media di circa 300 interventi di consulenza per i caregiver. Sono questi i numeri sintetici del primo trimestre di azioni (gennaio-marzo 2024) attuate nell’ambito del progetto “Supporto ai minori con disabilità e parte del programma di Riabilitazione su base comunitaria (CCBR) a Mbeya e Dar es Salaam in Tanzania”, reso possibile con il finanziamento dell’Unione Buddhista Italiana. Un progetto che inserendosi all’interno dei programmi di cooperazione attuati nel corso degli anni, mira ad incrementare la qualità e la quantità dei servizi offerti presso i Centri di Riabilitazione SIMAMA di Mbeya e A.Verna Kila Siku di Dar es Salaam e a facilitare l’accesso ai servizi riabilitativi e sanitari per le persone più marginalizzate del Distretto di Kinondoni a Dar es Salaam e della città di Mbeya.

Nei primi tre mesi del 2024 le attività portate avanti nel territorio di Mbeya hanno riguardato soprattutto la riabilitazione e l’azione di supporto e promozione di Sviluppo Inclusivo su base comunitaria CBID. Sono stati effettuati training rivolti ai caregivers e in particolare alle mamme dei bambini con disabilità che frequentano i tre centri Simama, situati nei quartieri di Simike, Uyole e Iyunga: dieci incontri, tenuti da un formatore scelto presso l’Università di Mbeya, incentrati sul tema dell’imprenditorialità, con l’obiettivo di lavorare sull’indipendenza e su una propria stabilità economica fornendo in tal senso gli strumenti necessari al miglioramento della vita delle mamme e dei loro bambini. I beneficiari del progetto sono rimasti molto soddisfatti e felici dalla formazione ricevuta e qualche mamma ha iniziato a muoversi per poter aprire una propria attività sul territorio tanzaniano, dando prova dell’utilità e della sostenibilità di questo progetto. Il tema dell’autonomia e dell’indipendenza è del resto cruciale in tutte le azioni svolte da Comunità Solidali nel Mondo

Le altre attività del progetto hanno riguardato i centri di riabilitazione, dove il medico, l’assistente sociale e i fisioterapisti (figure supportate da UBI) hanno condotto screening mensili in tutte e tre le realtà di Mbeya, il che ha permesso il raggiungimento di un maggior numero di beneficiari. A questi vanno aggiunti i bambini e le bambine che vivono nelle aree periferiche della città, le cui famiglie sono impossibilitate a recarsi nei principali centri e che vengono raggiunti e seguiti nell’ambito delle attività di visite domiciliari.

Lo staff locale segue queste mamme anche attraverso attività di counseling, supporto psicologico e inquadramento socio-economico della famiglia, per offrire un servizio completo e prendere in carico nella maniera più efficace possibile la comunità sul territorio. Azioni rese possibili anche grazie alla positiva collaborazione con la Caritas di Mbeya e alla dedizione di tutto il personale Simama che collabora nell’implementazione e nella realizzazione del progetto, riconoscendone quotidianamente l’importanza e il valore.

Avviato a gennaio 2024 per una durata di 12 mesi, il progetto viene implementato anche a Dar es Salaam, con le medesime attività che vengono svolte nel quartiere periferico di Kawe. Nello specifico del Centro A. Verna Kila Siku le attività hanno riguardato una valutazione iniziale da parte dello staff medico e riabilitativo (composto da dottore, fisioterapista, terapista occupazionale, speech therapist e nutrizionista), l’inquadramento socio economico della famiglia (operata da assistente sociale e psicologo), la valutazione del grado di inserimento sociale del bambino o dell’adolescante e la stesura successiva del piano riabilitativo individuale. L’attività riabilitativa successiva è stata realizzata nel centro stesso oppure a domicilio o nei centri satellite della città, accompagnati da counseling psicologici ove necessari. Il follow up del piano riabilitativo è stato fissato ogni tre mesi, operato anche via telefono laddove necessario. Le sessioni di formazione per i genitori hanno riguardato temi come la riabilitazione e la malnutrizione, mentre quelle rivolte a scuole o governi locali si sono focalizzate sull’importanza dell’inclusione delle persone con disabilità.  

Sia a Mbeya sia a Dar es Salaam le azioni stanno avendo un impatto sulla vita di numerosi minori con disabilità e sulle loro famiglie, oltre che un coinvolgimento diretto degli operatori e delle operatrici degli stessi Centri di riabilitazione, che sono così ulteriormente motivati all’azione quotidiana. Ma il beneficio delle attività di promozione sociale e di sensibilizzazione svolte è ancora più ampio perché riguarda in definitiva l’intera comunità locale, resa vera protagonista della propria crescita.

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