Jeremia e gli altri: la forza del sostegno a distanza
Non è assistenzialismo e non è un sussidio generico di dubbia utilità. E’ invece una forma di cooperazione e di solidarietà umana che diventa aiuto concreto, con un impatto reale sulla vita del bambino con disabilità, ma anche su quella della sua famiglia e sulla comunità alla quale appartiene. Il sostegno a distanza è una cosa seria, che ci permette di instaurare un rapporto di vicinanza oltre le grandi distanze chilometriche che separano i diversi continenti: è un gesto di solidarietà che cambia davvero le cose, talvolta perfino in modo inaspettato.
Ecco Jeremia: un percorso che genera speranza
Segnatevi questo nome: Jeremia. L’anno scorso, a 4 anni di età, è arrivato al nostro Centro di Riabilitazione A. Verna – Kila Siku di Dar es Salaam (Tanzania) accompagnato dalla mamma e dalla zia. Non ha padre, allontanatosi dalla famiglia già prima della sua nascita. Molto presto in casa si accorgono che qualcosa non va: è iperattivo, linguaggio verbale assente, comprensione non adeguata, contatto oculare saltuario. La diagnosi medica è di autismo, disturbo da deficit di attenzione, problemi nella socializzazione e comportamenti aggressivi.
Jeremia inizia a fare terapia riabilitativa al Centro A. Verna Kila Siku. Con grande difficoltà: vaga spesso scalzo e nudo nel giardino, rifiuta gli esercizi, è complicato farlo stare seduto e catturare la sua attenzione. I terapisti non demordono. Col tempo Jeremia fa miglioramenti importanti: ora è solito arrivare al Centro con gli amichetti di scuola, si toglie le scarpe da solo e le mette vicino alla porta, entra cercando i terapisti, prende i giochi e si mostra più interessato alle attività.
Grazie anche alla musica è più attento e collaborativo, imita suoni semplici e dice brevissime parole di saluto. Ha ancora i suoi momenti di crisi, quando improvvisamente inizia a urlare e a spegnere le luci, e talvolta risulta ancora difficile farsi ascoltare. Tuttavia una breccia si è aperta nel suo mondo, e un legame profondo e speriamo duraturo si sta instaurando pian piano.
Un sostegno costante per aiutare i bambini e le loro comunità
Lui, Jeremia, è uno dei bambini aiutati a distanza, perché la sua famiglia non è in grado di sostenere le spese necessarie per il suo percorso riabilitativo. Per garantire le cure a lui e a molti altri bambini e bambine con disabilità, la cosa importante non è tanto la quota, ma la costanza del sostegno, perché questa permette una pianificazione delle attività e una migliore resa. Con 25 euro al mese (che significa 80 centesimi al giorno, meno di un caffè) un bambino o una bambina con disabilità può frequentare uno dei nostri centri socio-riabilitativi: verrà stilato un percorso riabilitativo personalizzato annuale e – noi ci teniamo molto! – la sua famiglia, così come la comunità tutta, sarà coinvolta nella formazione.
E’ questo infatti il modo in cui abbiamo costruito le attività: la riabilitazione promossa dai nostri centri di riabilitazione avviene su base comunitaria ed implica quindi un coinvolgimento dell’intera comunità che si prende cura del bambino valorizzandone le sue abilità e capacità residue. Una cura che si estende naturalmente anche a tutti i bambini che non possono frequentare i centri ma che raggiungiamo direttamente nei loro villaggi con le visite domiciliari. La riabilitazione psico-motoria si accompagna, se necessario, alle cure per la malnutrizione, all’Inserimento scolastico, all’assistenza domiciliare, alla fornitura di ausili ortopedici e al sostegno psicologico alle famiglie. C’è davvero tanto da fare!
Il tuo sostegno a distanza: per un bimbo e per tanti bimbi
Se attivi un sostegno a distanza per un bimbo o una bimba, noi periodicamente condivideremo con te gli aggiornamenti sul suo percorso riabilitativo: sarà come avere notizie di una persona cara, seguendone il percorso di vita. Ma se è bello e gratificante (e lo è!) scambiarci notizie sui progressi che bambini e bambine raggiungono, perché accontentarsi della storia di uno solo? Perché non conoscerne anche degli altri, affezionarsi a loro, seguirne le storie? Ebbene, è possibile, e senza che la cifra mensile debba necessariamente aumentare. Scegliendo di sostenere l’intero Centro di riabilitazione, infatti, tu permetterai allo staff di intervenire su più situazioni di particolare gravità psico-motoria che non possono essere coperte solo dalla famiglia e noi condivideremo periodicamente con te le storie di questi bimbi, con aggiornamenti sui loro percorsi di cura e con uno sguardo anche alle loro mamme, ai loro papà e agli operatori del centro, perchè sono aggiornamenti che coinvolgono l’intera comunità, non il singolo bambino. Non uno, ma tanti bimbi che imparerai a conoscere e a seguire insieme alla comunità nella quale vivono.
Attiva ora il tuo sostegno a distanza direttamente da casa con carta di credito oppure scrivici per ricevere tutte le informazioni per farlo attraverso banca o posta. Aiutiamo tutti insieme le bambine e i bambini con disabilità dei nostri centri e le loro comunità!