Skip to main content
A Mbeya è un successo il corso di sartoria: il racconto dei protagonisti

A Mbeya è un successo il corso di sartoria: il racconto dei protagonisti

10 Luglio 2023

MBEYA – Hanno imparato a cucire, acquisendo una competenza che non avevano e che possono ora mettere a frutto. Un’opportunità che si è presentata loro davanti e che hanno saputo cogliere al volo, continuando a seguire i loro figli nell’attività di riabilitazione (sono tutti genitori di bambini o bambine con disabilità) ma accrescendo le possibilità di crearsi un lavoro e di avere un proprio reddito, con il quale poter sostenere economicamente l’intera famiglia. 

Tanti sorrisi e tanta soddisfazione per i 18 partecipanti giunti alla conclusione delle attività di formazione al cucito a Mbeya: un’iniziativa portata avanti nell’ambito del progetto “Wanawake – Dignità e diritti per le donne”, realizzato con il finanziamento dell’8 per mille della Chiesa Valdese. I partecipanti sono stati individuati dal Dipartimento sociale che lavora per il centro Simama CBR sulla base della situazione socio economica della famiglia, sull’interesse personale del singolo e sull’urgenza per il genitore o caregiver di specializzarsi in un ambito al fine di trovare un lavoro. Una necessità avvertita soprattutto dalle mamme che sono in larga parte molto giovani e non avendo finito la scuola hanno una probabilità davvero bassa di emanciparsi. Sono stati 20, fra il 10 febbraio e il 23 giugno scorso, i training seguiti dai frequentanti, che hanno permesso loro di imparare a cucire abiti, vestiti, gonne, camicette, magliette maschili, pantaloni ma anche borse, zaini, cappelli, astucci e porta documenti.

“Sapevo già cucire alcuni prodotti, ma il corso mi è servito a rafforzare le mie conoscenze e ad imparare nuove cose”, dice Christina Mayunga, una delle partecipanti, mamma di Prince. “Sono abbastanza soddisfatta, la mia speranza ora è di sviluppare le capacità che ho acquisito. Spero di avere l’opportunità di farlo, mi piacerebbe molto continuare”. Anche Neema Mwashiuya, mamma di Priscilla, è soddisfatta: “E’ la prima volta che ricevo questo tipo di formazione, per me era tutto nuovo ma ho imparato davvero tante cose e ora posso iniziare a lavorare da sola, anche se dovrò certamente migliorare. La mia speranza è quella di aprire un ufficio, ma certo la cosa più difficile è poter avere una macchina da cucire”. Quelle che i partecipanti hanno usato durante il corso rimarranno all’interno dei centri di Simama CBR per dare ancora la possibilità ai genitori e ai caregivers di lavorare dopo aver seguito i loro figli nell’attività di riabilitazione. Di fatto, si crea una sorta di circolarità nelle attività e un incentivo per continuare a frequentare i centri: ci si assicura insomma che i bambini siano seguiti e abbiano le giuste cure e attenzioni e, allo stesso tempo, a mamme e papà è data la possibilità di crearsi un lavoro e avere un loro reddito. Una tipologia di intervento attivata sulla base della matrice della riabilitazione su base comunitaria (CBR) che permette di sviluppare conoscenze e sensibilizzazione, riabilitazione ed empowerment.

C’è anche chi progetta di fare un passo ulteriore in avanti, come Salama Simbeye, mamma di Thomas: “E’ stata un’esperienza nuova per me, ho imparato davvero tante cose e molte altre sarei felice di impararle ancora. La mia speranza è quella di poter sviluppare le competenze che ho acquisito e lavorare con la macchina da cucire”. Il suo obiettivo è quello di comprarne una e di poter quindi lavorare da casa: ne ha parlato con il marito, che le darà una parte del denaro necessario, mentre un’altra parte progetta di ottenerla lei stessa con le prime vendite dei centrini da divano o da tavola.

Fra tante mamme, ha partecipato al corso anche un papà, quello di Paulina: lui si chiama Alistedes Ernest Rubibila e prima del febbraio scorso – dice – “non avevo alcuna conoscenza in materia: è stato tutto nuovo per me e ho imparato parecchie cose. Mi piacerebbe in realtà apprenderne altre ancora, in particolare sull’abbigliamento maschile, ma già così posso lavorare da solo e spero di poter sviluppare ciò che ho imparato”. Con il loro lavoro, tutti i 18 partecipanti al corso di sartoria potranno generare reddito, sostenendo la propria famiglia e le stesse cure dei loro bambini con disabilità, contribuendo più in generale allo sviluppo dell’economia locale.

Le azioni del Centro Simama e di Comunità Solidali nel Mondo in Tanzania possono essere supportate da tutti regalando a se stessi o ad altri i prodotti dell’artigianato solidale, dietro i quali (come abbiamo raccontato qui) ci sono le prospettive di vita di donne e uomini che scommettono sul proprio futuro, maturando una nuova consapevolezza sul proprio ruolo dentro la comunità e dentro la società. Fra gli oggetti proposti, che sono visibili alla pagina Artigianato Solidale, ci sono beauty case, pencil case, porta laptop, pochette, agende e quaderni, borse, portamonete, elastici, sacchettini, zaini e grembiuli. Prodotti adatti anche al confezionamento di bomboniere da distribuire in occasione di matrimoni, battesimi e ogni altro momento importante della nostra vita personale e familiare. Per tutte le informazioni o per ordinare subito i prodotti dell’artigianato solidale potete inviare una richiesta tramite il form visibile alla pagina dedicata o inviare una email all’indirizzo solidarieta@solidalinelmondo.org. Sarete ricontattati al più presto per ricevere tutti i dettagli utili alla vostra richiesta, comprese disponibilità, tempistiche e indicazioni operative.

Torna su
Go top