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Formazione professionale per giovani con disabilità: le azioni del progetto SHINE

Formazione professionale per giovani con disabilità: le azioni del progetto SHINE

11 Luglio 2024

Corsi di formazione in un contesto pienamente accessibile e inclusivo, destinati a giovani adulti con disabilità per facilitare i loro percorsi professionali in Tanzania: tante opportunità formative per offrire prospettive professionali concrete, scegliendo fra un laboratorio di cucina, una falegnameria, un’attività di saldatura, un percorso di sartoria, un corso di informatica. Attività svolte a Mbeya e a Dar es Salaam in collaborazione con l’autorità governativa tanzaniana responsabile per la formazione professionale (VETA) e con il nostro partnerCEFA (Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura), che ha curato la gestione delle attività.

Il tutto inserito all’interno del Progetto SHINE (AID 012590/09/1), finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) con l’obiettivo generale di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità in Tanzania, anche attraverso il loro inserimento lavorativo. Il progetto, di cui Comunità Solidali nel Mondo è capofila, comprende molte altre attività, dal miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari al potenziamento dei programmi di alimentazione, alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Centri VETA: sedi ristrutturate, materiali acquistati, corsi avviati per i primi giovani

Grazie al coinvolgimento della Federazione Tanzaniana delle Organizzazioni delle Persone con Disabilità (SHIVYAWATA), che riunisce 12 organizzazioni divise per tipologia di disabilità, nei mesi scorsi è stata attuata una campagna per promuovere i corsi ospitati dai due centri VETA e il relativo servizio di avviamento alla carriera: oltre 50 ragazzi hanno partecipato ad una giornata informativa e altri hanno assistito a incontri di presentazione on line. Una partecipazione entusiasta e interessata, a cui ha fatto seguito – una volta risolto* il problema della copertura della retta scolastica, che molti studenti interessati non avevano modo di coprire con fondi propri – l’inserimento di un primo gruppo di 15 ragazzi nei corsi professionali avviati a fine aprile 2024 (un secondo gruppo è previsto per questo mese di luglio).

I giovani sono stati accolti anche in alcuni spazi totalmente nuovi, ristrutturati nel corso della prima annualità (il 2023) del progetto SHINE. Gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche preesistenti, con relativa creazione di ambienti didattici inclusivi e adeguati alle esigenze di tutti i partecipanti, hanno riguardato fra Mbeya e Dar es Salaam le aule usate per il laboratorio di cucina (corso di panificazione e preparazione di alimenti), di saldatura e di sartoria, e si erano già concluse nel dicembre 2023 migliorando sensibilmente l’offerta dei due centri VETA, subito dopo ulteriormente arricchita dall’acquisto di materiale didattico per i vari laboratori e di nuovi supporti informatici (a Dar 9 pc garantiscono oggi una didattica digitale più inclusiva).

In definitiva, l’inserimento dei primi studenti con disabilità nei corsi professionali costituisce un traguardo importante che ha significato un avvio concreto alla collaborazione con l’ente governativo VETA, partenariato che nei prossimi mesi potrà ulteriormente rafforzarsi con l’avvio del corso di informatica, l’acquisto di ulteriori attrezzature e il completamento di un corso di educazione inclusiva per insegnanti. Un’iniziativa quest’ultima che ha inteso fornire una competenza di base al personale docente per un migliore rapporto con gli studenti con disabilità.

Yombo Center, formazione e strategia di business

Parallelamente alle attività svoltesi nei centri VETA, a Dar es Salaam con il progetto SHINE si è lavorato anche per migliorare e rafforzare l’azione dello Yombo Center, un centro di educazione e formazione professionale specializzato per giovani con disabilità. Anche in questo caso ci sono stati interventi infrastrutturali, in particolare nel laboratorio di cucina, con la trasformazione dei locali e l’acquisto di attrezzature e materiali per la conduzione dei corsi. A prendere il via per primo è stato quello di cucina e poiché il corso non risulta ancora tra quelli curriculari proposti dal centro nell’anno scolastico corrente, si è optato per proporlo come corso pomeridiano, identificando un gruppo di 15 studenti con disabilità che, in parallelo alle loro attività curriculari, si sperimentano anche nel corso di panetteria. Un’attività che sta riscuotendo molto successo ed entusiasmo da parte degli studenti, che si sono misurati in queste settimane con le prime preparazioni di torte e biscotti. La previsione è quella che il livello di competenze acquisite inizierà ad essere sufficiente per proporre la vendita dei prodotti nella seconda parte dell’anno 2024.

Per questa e per le altre attività formative, e per identificare al meglio le possibilità che esse conducano ad un’effettiva attività lavorativa, è stata intrapresa nei mesi scorsi un’attività di monitoraggio del mercato locale e si è elaborata, con l’ausilio di un esperto in sviluppo di impresa, una vera e propria strategia per l’avvio delle attività generatrici di reddito. La consulenza ha attuato un censimento delle attività commerciali nel quartiere di riferimento, ha identificato i principali competitor, ha valutato i prodotti maggiormente venduti e il prezzo medio di vendita, per poi elaborare un documento contenente consigli su come avviare un’attività in grado di generare profitto. Sono stati identificati i prodotti da vendere con maggiore mercato, il costo di produzione e di vendita, gli investimenti necessari e le possibilità di introito. È stato inoltre chiesto di suggerire una strategia di marketing per la sponsorizzazione dei prodotti. Tra i suggerimenti vi sono l’organizzazione di giornate per assaggiare o vedere i prodotti e i processi di produzione, l’utilizzo di annunci audio e materiale pubblicitario da distribuire. Anche questo tipo di attività dimostra la volontà di procedere per gradi e con cognizione di causa, evitando azioni infruttuose e pianificando attentamente, e professionalmente, ogni dettaglio.

I progressi compiuti grazie al progetto SHINE, riconosciuti dalle stesse autorità ministeriali tanzaniane, confermano la bontà dell’intento iniziale di offrire alla popolazione costituita da giovani adulti con disabilità dei percorsi formativi professionali capaci nel tempo di costruire una precisa professionalità da spendere sul mercato del lavoro e nell’ambito di iniziative di piccola imprenditorialità.

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