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“Chukuana”. Immagini, workshop e dibattiti: a Roma un evento di ComSol

“Chukuana”. Immagini, workshop e dibattiti: a Roma un evento di ComSol

6 Settembre 2023

Un unico evento con tre giorni di iniziative e dibattiti, con una mostra fotografica dai colori intensi, incontri con i ragazzi delle scuole e un workshop di lavoro per promuovere la cultura di una vera cooperazione internazionale e riflettere sul bisogno di autonomia e di autodeterminazione che – nei progetti in Africa e America del Sud – viene sempre più avvertito dai partner locali. In una parola, un momento di confronto a tutto campo su come “decolonizzare” la cooperazione allo sviluppo, per fare in modo che davvero le comunità africane e latino-americane siano protagoniste del loro proprio sviluppo e l’azione delle organizzazioni italiane non appaia come una nuova, e per questo più subdola, forma di colonizzazione.

L’iniziativa, intitolata “Chukuana. Decolonizzare davvero – Il futuro della cooperazione internazionale”, si terrà a Roma dal 27 al 29 settembre ed è promossa da Comunità Solidali nel Mondo, che chiama così a raccolta referenti istituzionali di Organizzazioni non governative, docenti universitari (anche tanzaniani), fotografi, giornalisti, studenti, sostenitori e amici: quartier generale dell’evento la Casa del Municipio Roma I Centro di via Galilei 53, nella quale durante la tre giorni si alterneranno occasioni per promuovere la cultura di una vera cooperazione internazionale, suscitare nuovi legami e rafforzare quelli già esistenti con persone e altre realtà associative, e riflettere, dibattere ed elaborare proposte da consegnare ai decisori politici. L’espressione “chukuana” in lingua swahili sta per “aiutarsi reciprocamente”, e in questo contesto sta quindi a designare una situazione di reciproca cooperazione, di vero e profondo partenariato.

Calendario alla mano, si parte il pomeriggio di mercoledì 27 settembre con l’inaugurazione di una mostra fotografica che farà poi da scenografia all’intera tre giorni: un viaggio nelle atmosfere tanzaniane e nelle attività e progetti di Comunità Solidali nel Mondo attraverso le immagini di Marco Palombi, fotoreporter che dagli anni ’90 raccoglie scatti e video per i suoi reportage dal mondo e che nel maggio 2022 ha viaggiato per la Tanzania proprio insieme a Comunità Solidali nel Mondo e al giornalista Vincenzo Giardina, che insieme a lui inaugurerà la mostra animando il racconto e il dibattito che caratterizzerà l’intero pomeriggio del primo giorno.

Proprio dalle immagini della mostra, e dal racconto ancora una volta di Marco Palombi affiancato dalla giornalista Chiara Nardinocchi, si trarrà spunto per gli incontri con gli studenti che visiteranno la Casa del Volontariato nelle mattinate di giovedì 28 e di venerdì 29 settembre. A partecipare saranno alcune classi dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado (la quinta superiore) che verranno coinvolti in un confronto intergenerazionale e stimolati alla comprensione della vita in contesti africani e latino-americani e al ruolo e all’importanza della cooperazione allo sviluppo.

Il pomeriggio di giovedì 28 spazio alla riflessione e al confronto con un workshop sul tema realizzato in collaborazione con l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI) e con la Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana (Focsiv): i molti relatori rifletteranno sulla condizione attuale e sullo stato di salute della cooperazione internazionale, e su come promuovere un’autentica partnership con i partner locali superando le asimmetrie di potere a favore di una piena e vera decolonizzazione.

“Chukuana. Decolonizzare davvero” nasce – afferma il presidente di Comunità Solidali nel Mondo, Michelangelo Chiurchiù “sugli stessi capisaldi di ComSol: fatica e ideali, cura e speranza, rispetto e cooperazione. L’evento e le iniziative che abbiamo pensato, in particolare sul tema della decolonizzazione e sul valore della (vera) cooperazione internazionale, nascono dalla consapevolezza che questo argomento risulta essere sempre più cruciale, non solo per noi ma anche per i nostri partner locali in Africa e America del Sud, dai quali viene tradotto in un loro specifico bisogno di autonomia e autodeterminazione. E’ un obiettivo che risponde all’esigenza di essere protagonisti della propria storia, del proprio presente e futuro, e che deve essere al centro della nostra attenzione”.

La partecipazione ai vari appuntamenti è libera ma per esigenze organizzative è prevista l’iscrizione QUI

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