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Sei mesi di SHINE, azioni in corso

Sei mesi di SHINE, azioni in corso

3 Agosto 2023

Sei mesi di azioni concrete per trattare le principali condizioni patologiche nei bambini e bambine con disabilità che arrivano ai nostri Centri di riabilitazione: la malnutrizione e l’epilessia. Due nemici che in Tanzania stiamo combattendo perché non possano nuocere e perché l’intera società acquisisca competenze e mezzi per contrastarli e sconfiggerli. 

Il primo semestre di azioni del Progetto SHINE (AID 012590/09/1), finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) si chiude con un bilancio positivo e con le prime positive interlocuzioni con le istituzioni governative tanzaniane per la realizzazione e la revisione dei protocolli ufficiali per la diagnosi e cura dell’epilessia e malnutrizione. 

La lotta alla malnutrizione

Partiamo da Dar es Salaam, dove al centro A. Verna – Kila Siku si è formato, sotto la guida del dottor Peter Alando, il team dedicato alle attività di screening e diagnosi sulla malnutrizione: tre operatrici e due volontari – coadiuvati dagli specialisti all’assistenza sociale e al consulto psicologico – hanno avviato il lavoro di squadra che ogni mese ha portato ad effettuare lo screening su una media di 65 bambini e bambine dell’Antonia Verna Rehabilitation Centre. A seguito dello screening, una media di 44 bambini ogni mese è stata sottoposta a trattamento, e a seconda della diagnosi e dell’andamento riportato, i caregivers hanno ricevuto farina fortificata (161 unità) e latte in polvere (108 unità) per facilitare il giusto apporto nutrizionale ai bambini con grave o moderata malnutrizione. I nuovi pazienti ospitati in clinica sono stati 15. 

Anche a Mbeya, sotto il programma CBR Simama, grazie al cofinanziamento della Conferenza Episcopale Italiana, si è costituito il team per il trattamento della malnutrizione (sotto la sapiente guida del Dr. Joshua Marson e con il contributo di una psicologa e una social worker). La clinica attiva nei 3 centri di Simike, Iyunga e Uyole, ha visto lo screening di 236 bambini con la distribuzione ai caregivers di 192 Kg di farina, 191 unità di latte in polvere e 207 unità di viritubish (un integratore specifico per la cura dei casi pediatrici). Il programma formativo annuale sul trattamento della malnutrizione ha coinvolto prima lo staff dei centri e poi in seguito anche i caregivers. Dalle misure di primo soccorso alla prevenzione del soffocamento, fino all’alimentazione del bambino nei primi mille giorni, i temi hanno riscosso l’attenzione dei partecipanti, con una grande partecipazione. In fase di valutazione, lo staff coinvolto nei training ha dimostrato un netto miglioramento delle competenze specifiche.

Con il progetto SHINE, i centri Simama e il centro Antonia Verna hanno introdotto l’uso di un nuovo indicatore per l’indagine delle abitudini alimentari: HDDS, ovvero una misura qualitativa che riflette la varietà di alimenti presente nella dieta delle famiglie coinvolte. Il team ha dato il via alla raccolta dei dati, intervistando le caregivers e fornendo una relativa consulenza nutrizionale. I primi dati di riscontro tracciano un’evoluzione positiva del progetto.

Contro l’epilessia

Quanto invece al secondo filone, quello della cura dell’epilessia, partiamo da Mbeya dove ComSol Tanzania ha portato a termine i lavori della clinica per l’epilessia: abbiamo costruito uno spazio dedicato a scopi medici, dove forniremo servizi per l’epilessia (e la malnutrizione) con 4 sale mediche, una reception, una sala d’attesa, una farmacia e una toilette. L’ambulatorio per l’epilessia si trova all’interno del centro sanitario di Iyunga RC e di fronte alla nuova struttura di riabilitazione che si prevede di aprire alla fine di quest’anno. Si tratta di un passaggio fondamentale perché permetterà di migliorare la qualità del servizio, creando un filo diretto tra la nuova clinica e la struttura di riabilitazione, così da garantire un trattamento più efficace ai bambini epilettici e malnutriti sotto trattamento riabilitativo.

Con l’apporto dei fondi SHINE è stato possibile ammobiliare la clinica con panche per la sala d’attesa, tavoli per le sale mediche e la reception, armadi per la gestione delle cartelle e per lo stoccaggio dei farmaci, tende, bilance e altro. Durante l’estate è previsto l’arrivo del macchinario EEG per l’elettroencefalogramma, acquistato di recente. Ad agosto è previsto l’arrivo di una specializzanda italiana in neuropsichiatria infantile, che prenderà le redini del lavoro avviato, seguendo lo staff in modo costante, avendo a disposizione la migliore strumentazione e il primo lotto di farmaci per il trattamento dell’epilessia, la cui procedura d’acquisto (per un totale circa di 17.000 euro) è in corso d’opera. 

A Ifakara, invece, il progetto Shine supporta e dà continuità le attività della clinica di epilessia avviata lo scorso anno con i fondi della CEI, attraverso il lavoro del Dr. Mgabo Mabusi e del tecnico EEG Magreth Wambo. Un totale di 240 pazienti in cura, con un ciclo di formazione rivolto a 45 caregivers che ha portato ad una maggiore consapevolezza sull’epilessia, innescando un processo virtuoso di lotta allo stigma e ai falsi miti.

Contatti governativi

Nel corso di questo primo semestre si sono gettate le basi di una collaborazione solida con il Ministero della Salute e il Tamisemi (Ministero degli affari regionali) per la realizzazione e la revisione dei protocolli per la diagnosi e cura dell’epilessia e malnutrizione. La missione di confronto realizzata a Dodoma per definire il testo di un Memorandum of Understanding ha evidenziato una concordanza di intenti sui punti fondamentali: guida politica per la revisione dei protocolli e la produzione di buone pratiche, supporto tecnico, accesso ai dati e alle informazioni utili, disponibilità di risorse umane. 

Avanti tutta

Nuovi importanti passi avanti sono stati dunque fatti nella lotta alla malnutrizione e all’epilessia in Tanzania, a beneficio di un numero sempre maggiore di bambini e bambine con disabilità, che possono contare su una presa in carico globale e su un’azione su base comunitaria che coinvolge una pluralità di soggetti e che costituisce un valore aggiunto di fondamentale importanza. Un impegno – quello previsto dal progetto Shine – che entra ora nel suo secondo semestre, per raggiungere altri e nuovi obiettivi.

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