“Chukuana”, il via con la mostra fotografica di Marco Palombi
Un momento di arricchimento, da vivere con i tempi giusti, quelli necessari per farlo. Un’occasione importante per andare oltre il rapido e tumultuoso scorrimento di un’immagine dietro l’altra, modalità da smartphone o da pc alla quale siamo tutti sempre più abituati ma che non potrà mai far fiorire quelle sensazioni e quelle emozioni che l’incontro con una realtà diversa dalla nostra può suscitare. La mostra fotografica, che dal pomeriggio di mercoledì 27 settembre a Roma permetterà a tutti di poter gustare le immagini che il fotoreporter Marco Palombi ha catturato nel suo viaggio del maggio 2022 in Tanzania insieme a Comunità Solidali nel Mondo, è un’occasione bella per toccare quei luoghi, quelle situazioni e quei volti, con tutto il vissuto che quella terra così lontana sa trasmettere. Un momento aperto a tutti, con la compagnia dello stesso autore, per viaggiare, esplorare e conoscere un pezzo di Africa, anche senza salire su un aereo. E, infine, perfino la possibilità, a mostra conclusa, di portarsi a casa una delle 21 immagini esposte, che tramite una donazione contribuiranno così ad una raccolta fondi per le attività di ComSol.
“Chukuana” parte di slancio con 21 immagini
Mercoledì 27 settembre parte a Roma “Chukuana – Decolonizzare davvero”, l’evento promosso da Comunità Solidali nel Mondo per riflettere, lungo tre giorni, sul presente e sul futuro della cooperazione internazionale, e in particolare sul bisogno di autonomia, autodeterminazione e libertà dai condizionamenti che i partner locali dei progetti in Africa e America del Sud evocano sempre più frequentemente. L’evento, che proseguirà fino a venerdì 29 e che nel pomeriggio del 28 settembre prevede un workshop con esperti per riflettere, dibattere e elaborare proposte da consegnare ai decisori politici per tradurre operativamente le esigenze dei partner del Sud del mondo, avrà lungo tutto il suo svolgimento una sua propria colonna sonora, fatta però non di suoni ma appunto di immagini. Si tratta di una selezione degli scatti che Marco Palombi, fotoreporter romano, ha realizzato visitando la Tanzania insieme al giornalista Vincenzo Giardina (Agenzia Dire) e al team di Comunità Solidali nel Mondo. Palombi, che da oltre tre decenni viaggia per il mondo pubblicando i suoi reportage su varie e importanti testate (“La Repubblica” e “La Stampa” fra queste), ha scelto 21 immagini che raccontano le strade, i villaggi, i centri di riabilitazione, le atmosfere tanzaniane, le abitazioni nelle regioni di Mbeya, Dar es Salaam e Wanging’ombe, l’ambiente urbano e i villaggi rurali, per un racconto fatto di volti, storie e nomi, in grado di testimoniare le diverse sfumature di una realtà complessa e in continua evoluzione come quella tanzaniana.
Tutti all’inaugurazione: appuntamento mercoledì 27 settembre alle 17,30
Ad ospitare la mostra, così come l’intera tre giorni “Chukuana” (che in lingua swahili sta per “aiuto reciproco”), sarà la Casa del Municipio Roma I Centro (via G. Galilei 53). La mostra verrà inaugurata alle 17,30 di mercoledì 27 settembre dallo stesso Marco Palombi, che parlerà della propria esperienza sul campo insieme anzitutto al giornalista dell’Agenzia di Stampa “Dire”, Vincenzo Giardina (con il quale ha viaggiato) e poi con i giornalisti di “La Repubblica” Chiara Nardinocchi e Carlo Ciavoni. L’ingresso è libero e gratuito, ma è consigliato segnalare la propria presenza tramite questo form. La mostra sarà visitabile il primo giorno fino alle 21:30, e poi ancora giovedì 28 (ore 09:00-21:30) e venerdì 29 settembre (ore 09:00-16:00). Nelle mattinate del 28 e 29 Marco Palombi si confronterà e discuterà con ragazzi di classi di scuole superiori che parteciperanno agli incontri organizzati appositamente per loro. Le immagini del fotoreporter contribuiranno anche ad una raccolta fondi: tutto il ricavato dalla vendita delle foto in mostra, sarà devoluto a Comunità Solidali nel Mondo. Chi vorrà infatti, potrà a conclusione della tre giorni, portarsi a casa una delle 21 immagini scattate da Marco Palombi e montate su pannelli 50×70.
Palombi: “Recuperiamo insieme la magia della fotografia”
“Questa – ci racconta Palombi – è la prima esposizione su carta delle immagini raccolte in Tanzania: sono tutti scatti che fermano una storia, che raccontano un singolo momento, che presentano quelle atmosfere così particolari. Sono felice di questa occasione di riflessione comune, felice di potermi confrontare con chi verrà a vedere la mostra, felice che ci sia l’opportunità di fare una ‘cosa lenta’, cioè di poter vedere con calma, senza la fretta che ha invaso il web e i social network e che non permette di andare in profondità”.
La fotografia, dice Palombi, in questo periodo storico ha perso un po’ della sua magia a causa della velocità con cui oggi si fruiscono (e si cancellano) le immagini, un utilizzo istantaneo all’insegna dell’usa e getta che non permette davvero di cogliere tutta la complessità di un lavoro fotografico: “Ancora non è arrivato il momento, ma come società ritorneremo tutti un giorno ad una fruizione più lenta e meditata”, ragiona pensando al futuro. Nel frattempo, non resta che cogliere le opportunità e quella che parte mercoledì 27 settembre è una di queste: “Sono stato testimone di un lavoro incredibile che gli operatori e tutto lo staff di Comunità Solidali nel Mondo svolgono quotidianamente: ho conosciuto e ho visto all’opera giovani ragazzi italiani, quelli in Servizio Civile, che mi hanno emozionato e meravigliato per la loro capacità di vivere lì per mesi e mesi e fare con il cuore cose spettacolari, e ho incontrato famiglie e visto bambini tanzaniani dei villaggi più lontani essere accompagnati ai centri di riabilitazione per fare la fisioterapia necessaria”. Situazioni complesse raccontate in immagini che per la gran parte non mostrano neppure l’evidenza della disabilità (“fotograficamente parlando non sono voluto entrare in questo campo”), ma che ancor più per questo sanno lasciare il segno, rappresentando un vero ritratto d’autore di una terra e di una cultura.
Un lavoro, quello di Marco Palombi, fatto nel rispetto del contesto, della lingua locale, delle radici culturali e religiose, all’insegna della collaborazione e della solidarietà fra i popoli, cioè dei pilastri su cui si fonda la vera cooperazione allo sviluppo. La tre giorni di Chukuana – Decolonizzare davvero parte come meglio non avrebbe potuto. Ci vediamo tutti mercoledì 27 settembre alla Casa del Municipio Roma I Centro.
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