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Speciale Tanzania: intervista all’Ambasciatore italiano Marco Lombardi.

Speciale Tanzania: intervista all’Ambasciatore italiano Marco Lombardi.

24 Febbraio 2022

La situazione politica, il sistema salute, l’importanza della cooperazione: è stata un’intervista ricca di spunti di riflessione quella che ci ha visti a colloquio con l’Ambasciatore italiano in Tanzania Marco Lombardi. Siamo onorati di aver potuto condividere idee e pensieri con una figura istituzionale di elevata levatura e di grande umanità.

Ambasciatore Lombardi, a quasi un anno dall’insediamento a Dar es Salaam com’è cambiata la sua percezione della Tanzania? 

La mia percezione della Tanzania era e rimane molto positiva. Si tratta di un Paese dalle grandissime potenzialità che sta conoscendo un periodo di sviluppo senza precedenti. La sua giovane popolazione e la grande vitalità che si respira ogni giorno, in ogni angolo di un Paese grande tre volte l’Italia, mi fanno ben sperare per il suo futuro. 

Le criticità dell’area in cui opera, rilevate a inizio incarico, si sono confermate tali oppure ha notato cambiamenti positivi, pur in piena pandemia? 

La scelta della Presidente Samia Suluhu Hassan di farsi vaccinare in diretta televisiva, ha sicuramente contribuito a creare presso la popolazione una maggior consapevolezza dell’importanza di essere vaccinati. Il Covid ha portato in Tanzania e in tutto il mondo, un senso di incertezza che non giova al buon andamento dell’economia. Tuttavia i segnali positivi che si stanno registrando ultimamente ci rendono ottimisti. 

Nel corso della sua carriera ha girato il mondo, operando in Paesi estremamente diversi tra loro, dall’Irlanda al Giappone, passando per Albania e il Vietnam. Cosa rende l’Africa così unica rispetto ad altri luoghi? 

L’Africa è un luogo magico che ha dato i natali ai nostri antenati. La bellezza della natura e la sua prosperità danno forza alla vita che qui si manifesta in modi unici al mondo. Sono felicissimo della mia esperienza e auspico che tanti nostri connazionali possano scoprire questo posto straordinario. 

Qual è la posizione, l’auspicio, dell’Italia in riferimento alla leadership a forte connotazione femminile che parte dal Presidente della Tanzania, Samia Suluhu Hassan, e si estende ad altre cariche governative? 

L’Italia esprime grande soddisfazione per il fatto che, in un momento molto complesso, la Tanzania abbia saputo dimostrare grande maturità, passando da un’Amministrazione all’altra, nel pieno rispetto della Costituzione. Sosteniamo in modo convinto la leadership della Presidente Samia Suluhu Hassan che ha avviato un nuovo corso che ha l’obbiettivo di portare a termine i progetti del defunto Magufuli e di rendere la Tanzania un Paese sviluppato e con un livello di benessere in costante crescita. 

Se dovesse descrivere il “macrocosmo salute” tanzaniano, quali parole userebbe? Ci riferiamo, in particolare, alla situazione degli ospedali e dei centri di cura, ma anche alle università e al numero di corsi di laurea legati a professioni medico/sanitarie. 

La salute è un tema primario della nostra collaborazione con gli amici tanzaniani e il fatto che così tante Organizzazioni della società civile italiane, come la Vostra, stanno qui sviluppando progetti importantissimi, mi fa ben sperare. Ritengo che, per questo settore come per molti altri, sia necessaria quella collaborazione della conoscenza che porta mutui benefici ai nostri due Paesi. 

Lo scorso settembre ha incontrato i volontari del servizio civile che prestano servizio in Tanzania presso Comunità Solidali nel Mondo, nelle strutture di Dar es Salam e Mbeya. Si chiuderà tra pochi giorni il bando per il SCU 2022, cosa direbbe ai giovani che si sono candidati per prestare il loro prezioso supporto nell’impegno quotidiano di cura dei bambini disabili? 

È stato un grande piacere incontrare i rappresentanti di Comunità Solidali nel Mondo e ho avuto anche l’onore di presentarli, durante la mia missione a Mbeya, alla neo – eletta Speaker del Parlamento della Tanzania, On. Tulia Ackson. Desidero incoraggiare tutti i nostri giovani connazionali che si candidano per questo prezioso servizio e voglio ricordare che non solo aiutano chi ne ha davvero bisogno, ma contribuiscono, con la loro azione, a rendere grande l’immagine del loro Paese in Tanzania. Con la loro quotidianità fatta di servizio e altruismo, danno un contributo unico a Italia e Tanzania. 

Ringraziamo l’Ambasciatore e tutto il suo staff per aver dedicato tempo e impegno a un confronto importante e significativo, evidenziando molti punti importanti nel nostro rapporto quotidiano con il Paese e con le istituzioni.

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