Inaugurazione Kila Siku CBR
Inaugurato a Dar es Salaam “KILA SIKU CBR”, centro di riabilitazione su base comunitaria. Kila Siku in lingua swahili vuol dire ogni giorno. E Kila Siku è il nome del primo centro di riabilitazione inaugurato oggi, 14 febbraio, nel quartiere periferico di Kawe, uno dei più popolosi della zona sud di Dar es Salaam, che con 6 milioni di abitanti è la più vasta metropoli della Tanzania. La struttura è adeguatamente attrezzata per dare kila siku, ogni giorno, risposte concrete, significative e qualificate ai bisogni di centinaia di bambini con disabilità. Ma il centro è anche il primo luogo dove le famiglie troveranno aiuto e sostegno per partecipare al percorso riabilitativo dei propri bambini con disabilità.
All’inaugurazione, alla quale hanno partecipato molti genitori, e bambini con disabilità, ha presenziato la ministra della Salute della Repubblica di Tanzania, Ummy A. Mwalimu, che ha nel suo discorso ha detto: “Sono molto felice che si apra un posto come questo. Non mi piacciono i centri dove le persone disabili vengono abbandonate, mentre qui, ogni giorno le persone vengono a fare riabilitazione e ogni giorno, Kila Siku, tornano nelle loro case. Prendersi cura dei disabili deve essere un impegno della famiglia e di tutta la comunità. Dietro ogni bambino disabile, invece, c’è quasi sempre una donna, una mamma, spesso sola, che ogni giorno deve affrontare enormi difficoltà. Sono stata molto toccata da quello che Comunità Solidali nel Mondo ha fatto per questo centro: ha dimostrato che gli italiani sono persone che sanno lavorare assieme alle comunità locali, gomito a gomito, senza stare dietro una scrivania ma sporcandosi le mani.”
Presente anche l’Ambasciatore Italiano Roberto Mengoni
Era presente anche l’Ambasciatore Italiano Roberto Mengoni, che rivolgendo il proprio saluto ha affermato: “Per me è stato un vero piacere venire qua, a conclusione di un progetto molto importante che va avanti e che seguo da diverso tempo. Esso testimonia la capacità degli italiani di realizzare cose concrete, che hanno immediato impatto sulla popolazione. In questi tre anni in Tanzania ho avuto modo di incontrare italiani straordinari. Alcuni di questi connazionali erano qui presenti oggi, già attivi con il progetto All Inclusive: Comunità Solidali nel Mondo, CEFA e CO.P.E. hanno dimostrato di essere capaci di mettere il cuore assieme a tantissima professionalità. Hanno realmente dato prova di tantissima capacità di vivere realmente a contatto e di collaborare con i tanzaniani, con le loro comunità, con le loro organizzazioni e di dialogare proficuamente anche con il governo e con le autorità locali, realizzando un progetto che ha già un concreto beneficio per la popolazione.”